A favore dei bambini della Bielorussia vittime  del disastro di Chernobyl

sara’ grazie ad ognuno di Voi se per  questi bambini ci sara’ una speranza di vita in più

Il Disastro di Chernobyl

Il disastro di Chernobyl fu il più grave incidente mai occorso ad un impianto nucleare civile. Avvenne il 26 aprile 1986 con l’esplosione del reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina (allora parte dell’Unione Sovietica), vicino al confine con la Bielorussia. Va sottolineato che le esplosioni non furono in nessun caso di tipo nucleare (reazione a catena incontrollata) bensì chimica, cioè causate da reazioni fra sostanze chimiche innescate dalle elevatissime temperature raggiunte. In seguito alle esplosioni, dalla centrale si sollevarono delle nubi di materiali radioattivi che raggiunsero l’Europa orientale e la Scandinavia oltre alla parte occidentale dell’URSS. Vaste aree vicine alla centrale furono pesantemente contaminate rendendo necessaria l’evacuazione e il reinsediamento in altre zone di circa 336.000 persone. Le repubbliche, adesso separate, di Ucraina, Bielorussia e Russia sono ancora oggi gravate dagli ingenti costi di decontaminazione. L’azione di sorveglianza sanitaria condotta sui circa 6 milioni di persone della regione a lungo raggio intorno Chernobyl dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dagli istituti superiori di sanità di Ucraina, Russia e Bielorussia non ha evidenziato un andamento epidemiologico dei decessi dovuti a tumori e leucemie superiore al normale. Tuttavia sempre il Chernobyl Forum stima come imputabili al disastro di Chernobyl 4000 decessi per tumori e leucemie sull’arco di 80 anni, decessi che non è stato e non sarà possibile osservare e distinguere statisticamente rispetto agli 1.5 milioni di persone che comunque morirà per malattie oncologiche non legate all’incidente (malattie che normalmente incidono per il 25% fra le cause umane di decesso). Il bilancio ufficIale del Chernobyl Forum è stato contestato da Greenpeace, che invece stima in più di 200000 decessi per tumori, leucemie o altre patologie come direttamente imputabili alla catastrofe di Chernobyl.

Perché accogliere un bambino bielorusso

Ospitare per almeno un mese o meglio ancora due mesi i bambini provenienti dalle zone contaminate significa dare loro l’opportunità di ridurre notevolmente la quantità di radioattività assorbita nell’organismo, grazie alla permanenza in un ambiente non contaminato e ad una alimentazione priva di radionuclidi.I dati scientifici a disposizione dimostrano che dopo un soggiorno di almeno 30 giorni in Italia (periodo minimo utile), i bambini perdono dal 30% al 50% del cesio-137 assorbito (il radionuclide più presente nell’organismo dei bambini contaminati, con punte di riduzione oltre il 70% l’80% con almeno 55 giorni di permanenza), riducendo così la possibilità di ammalarsi di tumori, leucemia ed altre patologie collegabili alle conseguenze della radioattività: ad una minore dose corrisponde infatti un minore rischio.

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